Nel mondo romano, il calendario scandiva i ritmi di una comunità e definiva su base quotidiana i momenti adatti per ciascuna attività, pubblica e privata. Nell’organizzazione dell’anno civico a Roma come nelle comunità locali dell’Italia romana, l’entrata in carica dei magistrati segnava la data d’inizio del nuovo anno e determinava così la sequenza delle occasioni pubbliche e private (in particolar modo di natura religiosa) che si sarebbero celebrate poi durante i dodici mesi successivi e che avrebbero segnato il susseguirsi delle stagioni. Gli studi raccolti in questo volume affrontano, da prospettive diverse e con approccio interdisciplinare, alcuni dei molteplici problemi posti dal calendario romano, affrontando temi come quello relativo alla data, sempre oscillante, dell’inizio dell’anno civico, o alla ricezione, a livello locale, di feste e riti celebrati nella città di Roma, o ancora soffermandosi su alcuni aspetti e rituali delle festività celebrate nel corso dell’anno e sulla loro declinazione letteraria. Si mostrerà in definitiva come l’organizzazione condivisa del tempo rappresentasse un aspetto imprescindibile della vita religiosa e della vita civica di una città.
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febbraio 13, 2025Discipline
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ISBN-13 (15)
979-125-510-234-2Dettagli sul formato di pubblicazione: EPUB
EPUBISBN-13 (15)
979-125-510-236-6
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