Monday, April 3, 2017

Le Descrizioni di Roma dalla Fine del XIII all'Inizio del XV Secolo: Corpus elettronico delle descrizioni di Roma

Le Descrizioni di Roma dalla Fine del XIII all'Inizio del XV Secolo: Corpus elettronico delle descrizioni di Roma
Grazie alla doppia universalità di cui è depositaria la città di Roma ha costituito nell’Europa medioevale, e in quella di prima età moderna, un unicum. Nella sua natura di capitale del mondo antico e centro propulsore del mondo latino, Roma fu avvertita, anche nei secoli del più profondo Medioevo, quale custode di una civiltà in cui quasi tutta l’Europa riconosceva le proprie radici e che, sebbene scomparsa, era ancora capace di esercitare profonde suggestioni attraverso un’infinità di memorie (monumenta) architettoniche ed artistiche. L’imponenza di questi monumenta, che formavano gran parte della città, faceva sentire il mondo antico come qualcosa di gigantesco ed irripetibile, qualcosa che si poneva al di sopra delle facoltà umane. L’altro polo della Roma medioevale era rappresentato dalla città in cui il Cristianesimo aveva ottenuto la sua definitiva vittoria, facendosi religione universale: anche questa era una vicenda di luoghi, di monumenta e memoriae conservate nei preziosi scrigni costituiti dalle basiliche, dalle chiese, dai santuari, dai cimiteri dei primi cristiani. Naturalmente l’interazione, la contaminazione, la sovrapposizione fra i due poli fu continua: basti citare qui la leggenda dell’apparizione della Madonna a Augusto, che portò alla fondazione dell’Ara Coeli, e la vicenda della statua equestre di Marco Aurelio, considerata quella di Costantino, il primo imperatore cristiano, e perciò gelosamente custodita per tutto il Medioevo nel campo Lateranense...
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