L'immagine che gli studiosi hanno di Roma è quella del luogo, per eccellenza, depositario di valori artistico-architettonici di primaria importanza, meta di ogni viaggio (reale o intellettuale) che a quei valori voglia attingere. Paradossalmente la conoscenza della città è resa problematica proprio in ragione della straordinaria estensione del suo patrimonio e della altrettanto vasta - e non coordinata - diffusione delle relative fonti documentarie.
Allo stato attuale sussistono pesanti condizionamenti nella consultazione di testi, documenti e fondi archivistici, sia per il numero esiguo di documenti consultabili giornalmente da ogni studioso, sia per la diffusa difficoltà di accesso alla documentazione archivistica su una singola opera nel caso in cui sia conservata in sedi diverse, difficilmente raggiungibili per chi non risieda in prossimità di esse. E’ altresì possibile verificare come allo stato attuale i vari progetti avviati in quest’ambito da vari enti e istituzioni culturali siano scarsamente collegati tra loro; ne consegue una notevole dispersione di energie e risorse finanziarie, come l’assenza di un sistema informativo tendenzialmente unitario in grado di diffondere e disseminare le conoscenze acquisite sull’archeologia e l’architettura della città.
La realizzazione del Sistema Informativo Territoriale su Roma (Descriptio Romae) è stata avviata con l’intento di offrire una risposta efficace e tecnologicamente avanzata alle limitazioni cui abbiamo accennato, essendo stata concepita, sin dalle fasi iniziali, sia allo scopo di svincolare la consultazione del documento dall’accesso alla sede in cui esso è istituzionalmente conservato, sia a stabilire nuove relazioni e interconnessioni fra diverse serie documentarie. A tutt’oggi pensiamo che sia stato conseguito un risultato di notevole importanza scientifica, nel campo della organizzazione e diffusione delle conoscenze sull’argomento: l’insieme di dati e documenti sulla storia, l’architettura e l’archeologia della città possono finalmente trovare una sistematica collocazione, dipendente non già dal luogo ove il documento è conservato, bensì da quello al quale ognuno di essi si riferisce; per tal via ogni edificio o luogo urbano, trasformato dal GIS in ‘oggetto grafico’ diventa luogo e ‘contenitore’ della di serie di documenti (quindi di insiemi di conoscenze) provenienti da sedi diverse, anche molto lontane fra loro, magari situate in città, stati o, addirittura, continenti diversi.
Il nuovo strumento consente non solo la consultazione e disseminazione delle conoscenze su Roma, ma anche lo sviluppo di ricerche ‘trasversali’ su particolari tematismi riguardanti i mille aspetti della città storica (tipologia degli edifici, proprietà, autori dei progetti, numero di piani degli edifici, attività artistiche, scientifiche, produttive, ecc.), come pure la continua implementazione del Sistema, tramite l’immissione in esso di nuove schede.
Considerata l’ampia diffusione nel nostro Paese di cartografia storica topograficamente attendibile, riteniamo che in un prossimo futuro il Sistema Informativo Geografico da noi realizzato potrà trovare ampia diffusione con riferimento ad altri centri storici e ad altre finalità (amministrative, turistiche, ecc.) .
Infine, per rendere più concreto e palpabile il nostro itinerario di ricerca, potremmo dire che tutto è nato dal tentativo di un gruppo di studiosi provenienti da diverse discipline di affrontare un problema comune: l’interesse a cogliere con una fotografia (metafora di uno schema teorico) una immagine che combinasse informazioni sociali, economiche e demografiche sull’uso dello spazio urbano, sugli edifici, sulle scelte architetturali; questa descrizione, o schema, è il webgis Descriptio Romae.
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