unzioni e regole
Il Notiziario Italiano di Antichistica è un bollettino telematico di informazione sia sulle principali iniziative realizzate in Italia nel settore degli studi classici (convegni, seminari, incontri di studio) sia sulle nuove pubblicazioni (riviste, miscellanee, volumi, strumenti multimediali). Può anche diffondere notizie su manifestazioni culturali che si svolgono all'estero.
Il Notiziario, fondato da Emanuele Narducci per conto della Accademia Fiorentina di Papirologia e di Studi sul Mondo Antico e ora diretto da Sergio Audano, viene distribuito gratuitamente per e-mail, con periodicità di un numero ogni tre settimane, a quanti ne facciano richiesta all'indirizzo di posta elettronica: notantichistica@libero.it (si precisa che non è un indirizzo automatico).
Gli interessati sono pregati di indicare, nel messaggio di richiesta, il proprio nome e cognome e il proprio indirizzo di posta elettronica.
Il Notiziario, che già conta numerosi sottoscrittori, raccoglie e diffonde le informazioni e gli annunci che riceve. Esso fa pertanto affidamento sulla attiva collaborazione di tutti gli iscritti alla lista di distribuzione.
Regole per l'invio di annunci al Notiziario
Il nome del mittente e il relativo indirizzo di posta elettronica saranno indicati pubblicamente (salvo esplicita richiesta in senso contrario). Gli annunci devono essere formulati come corpo del testo del messaggio, in 'plain text', evitando qualsiasi formattazione dei caratteri (il greco deve essere traslitterato). Sono accettati solo messaggi inviati da mittenti che risultano ufficialmente registrati nella mailing list. Per l'indicazione dei volumi si prega di adottare con la maggior precisione (di dati e di forma) lo schema abitualmente riportato. Si consiglia vivamente di inviare messaggi da ambienti Windows (e non Mac).
AVVERTENZE IMPORTANTI: il Notiziario non può assolutamente accettare annunci inviati sotto forma di 'attachments' (e allegati di ogni tipo): ciò sia perché questi ultimi appesantiscono notevolmente i tempi di spedizione, sia perché molti virus informatici si diffondono proprio tramite gli 'attachments'.
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