Michele Alessandrelli, Graziano Ranocchia,
Scrittore stoico anonimo. Opera incerta. PHerc. 1020, coll. 104-112, Edizione, Introduzione e Commento, «ILIESI digitale. Testi e tradizioni», n. 1, ILIESI-CNR, luglio 2017
URL: http://www.iliesi.cnr.it/pubblicazioni/Testi-01-Alessandrelli_Ranocchia.pdf
DOI: 10.19281/ILIESI-T.01
ISBN: 978-88-9782-807-5
PHerc. 1020 (SVF 2. 131 = FDS 88) è uno dei sette papiri di sicura o probabile paternità stoica conservati nella collezione ercolanese. Esso è privo di subscriptio,
per cui dell’opera in esso conservata si ignorano autore e titolo.
Svariati elementi sembrano corroborare la tesi, risalente a Hans von
Arnim, che PHerc. 1020 contenga parte di un’opera risalente a
Crisippo o a uno dei suoi immediati successori. A favore della paternità
crisippea vengono qui forniti nuovi argomenti, che si aggiungono a
quelli già addotti da von Arnim, Pohlenz e Keil. Per quanto riguarda il
contenuto del libro, non siamo autorizzati a concludere né che esso
equivalesse a uno scritto di tipo esclusivamente morale, piuttosto che
logico o epistemologico, né che trattasse unicamente del sapiente
stoico. Al contrario, dall’esame puntuale del testo, volto in
particolare a comprenderlo in relazione alle altre numerose
testimonianze sullo Stoicismo antico in nostro possesso, è emerso che
esso presentava una singolare compenetrazione di logica, etica ed
epistemologia. Facendo uso di nuove metodologie in campo papirologico, i
due editori hanno ricostruito per la prima volta l’anatomia del rotolo e
la sequenza dei frammenti e hanno ristabilito il testo con nuovi
criteri editoriali basandosi sull’autopsia del manoscritto originale. Il
presente lavoro consiste in una nuova edizione critica delle ultime
otto colonne del papiro (coll. 104-112 Alessandrelli-Ranocchia), le
meglio conservate e le uniche sinora edite dagli studiosi, e si inquadra
nell’edizione complessiva di PHerc. 1020 programmata nell’ambito del progetto ERC Starting Grant 241184-PHerc finanziato dalla Commissione Europea (FP7, Ideas, www.pherc.eu).
PHerc. 1020 (SVF 2. 131 = FDS 88) is one of the seven certain or probable Stoic papyri of the Herculaneum collection. Since the papyrus has no subscriptio,
the author and the title of the work contained in it are unknown.
Several elements seem to corroborate Hans von Arnim’s thesis that PHerc. 1020
hands down a work by either Chrysippus or one of his immediate
successors. New arguments are advanced here in favour of this authorship
beside those formerly adduced by von Arnim, Pohlenz and Keil. As far as
the book’s content is concerned, we are not allowed to conclude that it
was merely ethical, rather than purely logical or epistemological, nor
that it only focused on the Stoic sage. On the contrary, from a detailed
exegetical analysis and a comparison with the other evidence on Early
Stoicism available to us it emerges that the work displayed a unique
combination of ethics, logic and epistemology. By using new methods for
the reading and editing of Herculaneum papyri, the editors have
reconstructed for the first time the anatomy of the roll and the
sequence of the fragments, while also establishing the Greek text on the
basis of personal inspection of the original manuscript. This study is a
new critical edition of the last eight columns of the papyrus (coll.
104-112 Alessandrelli-Ranocchia) – the best preserved columns and the
only ones to have been studied by scholars so far – and constitutes the
first part of the comprehensive edition of PHerc. 1020 included in the Project ERC Starting Grant 241184-PHerc funded by the European Commission (FP7, Ideas, www.pherc.eu).
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