Studi e Ricerche (Studi umanistici), 2022
Depositi di oggetti, pasti e libagioni, dall’intento propiziatorio o
risarcitorio, legati alla costruzione o distruzione di edifici sacri e
opere pubbliche, sono attestati in culture distanti diacronicamente e
spazialmente tra loro e sono stati sempre studiati soprattutto dal punto
di vista storico-religioso ed etnografico. Il libro affronta per la
prima volta sistematicamente e dal punto di vista archeologico il
fenomeno dei “riti del costruire” nel milieu culturale di Roma e Latium Vetus fra VIII a.C. e I d.C.
Per entrare il più possibile nella prospettiva religiosa degli
antichi, sono analizzati dati stratigrafici, fonti letterarie,
epigrafiche e giuridiche. Scopo principale del dossier è, infatti,
individuare ricorrenze e differenze nel regime dell’offerta o nella
posizione planimetrica e stratigrafica dei depositi, nonché le relazioni
fra la natura funzionale e giuridica dell’edificio e le caratteristiche
del deposito. Mediante l’ideazione di un nuovo e strutturato modello di
raccolta e interpretazione dei dati, il presente lavoro affronta la
sequenza gestuale dell’uomo antico con approccio post-processuale e si
propone come strumento per lo studio di tali depositi rituali di
difficile riconoscibilità.
Codice: 9788893772501
DOI:
https://doi.org/10.13133/9788893772501
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