The Archeomar Project: The Archaeological Map of the Italian Seas
The Archeomar Project: The Archaeological Map of the Italian Seas
L’Italia, con oltre 7000 km di coste ed una posizione centrale nel bacino del Mediterraneo, conserva nelle sue acque un ingente patrimonio archeologico sommerso, a testimonianza del ruolo fondamentale di crocevia per le rotte che
nel corso dei secoli hanno collegato l'oriente e l'occidente di questo
mare ed i tre continenti che su di esso si affacciano. Negli ultimi vent’anni, il progresso dell’equipaggiamento e delle tecniche di immersione, che ha favorito l’incremento del numero dei subacquei sportivi ed il raggiungimento di profondità sempre maggiori, ha reso ancora più accessibile ed a rischio questo patrimonio. Per far fronte al problema, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in linea con la Convenzione Unesco di Parigi, che stabilisce norme e regole per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale sommerso, dal 2004 ha avviato il Progetto Archeomar. Un Progetto di censimento di tutti i siti archeologici subacquei lungo le coste delle
regioni italiane, che ad oggi ha riguardato Calabria, Puglia,
Basilicata, Campania, Lazio e Toscana. Il risultato di questa ricerca è
una carta archeologica delle acque italiane, realizzata con la
consapevolezza che la catalogazione e la conoscenza di quanto ancora conservato sul fondo marino rappresentano l’unico strumento per la corretta gestione e salvaguardia dei beni sommersi.
L’applicazione
di tecnologie proprie dell’oceanografia e lo sviluppo di strumentazioni
e etodologie specifiche per la moderna archeologia subacquea, attuati
nel corso del progetto, costituiscono oggi il mezzo attraverso il quale
vincere la sfida di trasmettere ai posteri questo straordinario patrimonio.
Italy, with over 700km of coastline and a central position within the
Mediterranean basin, conserves within its waters a vast underwater
archaeological heritage, testimony of the fundamental role it has played
at the crossroads of travel over the course of centuries which has
connected the East and the West and the three continents which boarder
the sea. Over the past twenty years, the improvement in diving equipment
and techniques has led in an increase in the numbers of recreational
divers, as well as the increased depths which can now be reached,
therefore making sites more accessible and increasing the risk to this
heritage. In order to tackle this problem, the Ministry of Cultural
Heritage, in accordance with the UNESCO Paris Convention, which has
established regulations and laws for the protection and development of
the maritime heritage, in 2004 started the Archeomar Project. The
project aims to create a register of all the underwater archaeological
sites along the coastlines of the regions of Italy, which today has now
covered Calabria, Puglia, Basilicata, Campania, Lazio and Tuscany.
The result of this research is an archaeological map of the Italian
seas, created with the awareness that the cataloguing and the knowledge
of what is still preserved on the seabed represent the only instrument
for the correct management and safeguard of the submerged heritage.
The application of oceanographic technology and the development of
instruments and methodologies specific for modern underwater
archaeology, gained over the course of the project, today form the means
through which it will be possible to safeguard for the future this
extraordinary heritage.
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